Corteo del 25 aprile segnato dalle polemiche per la presenza delle bandiere della Nato in piazza e dalle parole del presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, che nei giorni precedenti alla ricorrenza della Liberazione aveva chiesto lo stop all’invio delle armi in Ucraina. A Milano, nel giorno in cui si ricorda la liberazione dal nazifascismo in coda al corteo c’erano almeno una cinquantina di filorussi, sostenitori della guerra in Ucraina e dell’azione di Putin volta a "denazificare l’Ucraina e a proteggere la popolazione russofona del Donbass". Qualcuno si è spinto anche oltre, negando il massacro di Bucha e i crimini compiuti dall’esercito russo.
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