Migranti in Albania tutto da rifare, Salvini al processo Open Arms. E’ guerra politica-magistratura

Il giorno dopo l’eliminazione di Sinwar c’è la premier Meloni in Giordania e a Beirut. Hamas minaccia: "La morte del nostro leader ci rafforzerà, no al rilascio degli ostaggi finché Isarele non cesserà gli attacchi".

Open Arms, arringa fiume di Giulia Bongiorno con Salvini nell’aula bunker di Palermo: l’ex ministro degli Interni rischia 6 anni per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito nell’agosto del 2019 lo sbarco di 147 migranti dalla nave spagnola dell’Ong. Mobilitazione appassionata ma magra in piazza del Politeama a Palermo. Salvini scarica ogni colpa sul governo Conte e Piantedosi.

No della sezione immigrazione del Tribunale di Roma al trattenimento dei 16 migranti portati dall’Italia in Albania: 10 provengno dal Bangladesh e 6 dall’Egitto. Sono stati valutati dai giudici Paesi non sicuri: il grande bluff continua. Mentre Meloni attacca: "Non è competenza delle toghe decidere i Paesi sicuri, ma del governo".

Ne parliamo con Paola Caridi, giornalista e saggista, docente di relazioni internazionali all’università di Palermo e al master di cooperazione internazionale all’università di Betlemme, e Gabriella Colarusso, da Beirut. Da Palermo, Marta Occhipinti. Da Ventimiglia, l’intervista a Matteo Piantedosi di Erica Manna. Da Tirana, Davide Carlucci. Poi Antonio Santalucia, presidente Anm, l’attivista Francesca Pascale e il direttore della Stampa Andrea Malaguti. Al video wall: Cecilia Rossi. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Marcello Sorgi, Viola Giannoli e Dario Olivero, per l’anticipazione di Robinson. 

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