Roma, 25 giu. (askanews) – Un accordo sui ricollocamenti dei migranti non era possibile in questo momento ed era chiaro "da settimane", ma oggi è stato siglato comunque un "impegno molto forte" dell’Ue verso tutte le zone extraeuropee dalle quali provengono i flussi.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, al termine del Consiglio europeo. "Il mio obiettivo non era ottenere un accordo sui ricollocamenti. Tutto quello che avevo visto nelle settimane passate mi diceva che non era possibile avere un accordo per noi conveniente. Chiaro che è possibile avere un accordo, ma deve essere nell’interesse italiano" ha spiegato.
"Il ricollocamento obbligatorio non sarebbe accettato al momento, sarebbe bilaterale o trilaterale, e di questo stiamo parlando. Oggi l’obiettivo era ottenere il coinvolgimento massiccio dell’Ue nelle zone del Nordafrica e del
Centro-Africa e nelle zone che manifestano instabilità. Quindi
non solo nei confronti della Turchia ma anche della Libia e degli altri paesi che manifestano questi problemi". Insomma, c’è un "impegno molto significativo e molto forte ed è sulla dimensione esterna che oggi trova accordo di tutti".
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