«Metti la tua mano nella mia, siamo ancora vivi»: la canzone di Askhan Khatibi costretto a…

di solobuonumore

«Metti la tua mano nella mia, siamo ancora vivi»: la canzone di Askhan Khatibi costretto a…

L’attore e regista ha lasciato il Paese lo scorso dicembre

«Sono andato via, ho lasciato la mia famiglia, il mio conto in banca, la mia casa, i miei studenti di teatro, la mia ong: letteralmente ogni cosa. L’ho annunciato con una canzone, per dire a tutti gli iraniani: sono dalla vostra parte». Askhan Khatibi, 43 anni, attore e cantante, protagonista della serie tv di successo "Khatoon, Once Upon a Time", è stato costretto a lasciare l’Iran lo scorso dicembre dopo un arresto, una serie di interrogatori brutali e ripetute minacce. Da allora si trova in una località nascosta, da cui chiede protezione all’Italia. A gennaio Askhan ha diffuso su Instagram la canzone "Zan Zendegi Azadi" (Donna, vita, libertà). Le voci che si sentono all’inizio appartengono ad altri iraniani puniti per il loro coraggio: la madre di Siavash Mahmoudi che grida vendetta per il figlio al quale hanno sparato sei proiettili al petto nel novembre 2022; la voce di Hossein Ronaghi, attivista dei diritti umani in prigione dal 2009. La cosa più bella – ci dice per telefono Khatibi – è stata "vedere i video di ragazzini dodicenni in Iran che cantavano la mia canzone dai tetti dei palazzi. Sono scoppiato in lacrime. Sapevano le parole a memoria". ( Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/metti-tu-mano-mia-siamo-ancora-vivi-canzone-askhan-khatibi-costretto-lasciare-l-iran/f031d508-3085-11ee-be8f-d655ad8e3c5e

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