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Dal 24 febbraio, quando il presidente russo Vladimir Putin ha scatenato la guerra, gli appelli del Pontefice a sostegno del Paese invaso sono stati numerosissimi. Al tempo stesso, però, nei quasi tre mesi e mezzo di conflitto, Bergoglio non ha mai cessato di parlare di pace, esponendosi in prima persona. Una posizione che ha indotto molti a collocarlo più vicino a Mosca di altri leader occidentali. È così? A rispondere è il vaticanista del Corriere della Sera Gian Guido Vecchi.
Per altri approfondimenti:
– Papa Francesco: “Vorrei andare a Mosca e a Kiev” https://bit.ly/3InDAn9
– Nuovo appello del Papa: “La pace non sia basata sulla paura” https://bit.ly/3bSdNXW
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