Anche quest’anno le tracce di maturità della prima prova sono state un terno a lotto e anche quest’anno si è azzeccato… poco o nulla. Già perché nonostante tutti gli studenti ogni anno sperino di beccare quella ricorrenza o quell’anniversario – nulla, uscirà sempre quella traccia che nessuno si aspettava.
Per la tipologia A, quella dell’analisi del testo i più gettonati erano D’Annunzio, Manzoni o Svevo – ma il ministero ha selezionato la poesia “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo e un brano tratto da “Gli Indifferenti” di Alberto Moravia.
Quella di Quasimodo è una poesia che indaga il rapporto tra scienza e Dio, in particolare l’autore l’ha dedicata proprio al lancio in orbita del primo Sputnik sovietico, un traguardo talmente grande per l’umanità che spinge Quasimodo a paragonare l’uomo a Dio.
Invece Gli Indifferenti è un romanzo che rappresenta la borghesia degli anni ’30 come un mondo sociale oppresso da sé stesso, dalla propria noia e dall’incapacità dei personaggi di vivere la vita in modo autentico – essendo caratterizzati solo, appunto, dalla loro indifferenza.
Per quanto riguarda la tipologia B, il tema argomentativo: le ipotesi erano numerose ma la più gettonata era la traccia sull’intelligenza artificiale. Anche qui: nulla di più distante dalle previsioni. Le tracce sono tre: la prima storico-politico è su un brano tratto dal testo “L’idea di Nazione” di Federico Chabod, partigiano italiano – un testo che riflette sui principi di libertà politica e di Europa, e che fa riferimento in particolare a Mazzini e al suo progetto di un’Europa nuova, giovane e unificata.
La seconda traccia scientifica è su un brano di Piero Angela, scomparso da poco, estratto da “Dieci cose che ho imparato”. Il brano riflette sul nuovo panorama della produzione, in cui si vede la diminuzione del costo della materie prime e della manodopera rispetto alla conoscenza e alla creatività. Nel brano Angela scrive “L’elaborazione mentale sta diventando la materia prima più preziosa”.
La terza traccia artistico-letteraria è incentrata su un brano di Oriana Fallaci, tratto dal libro “Intervista con la storia”. Il brano inizia con una domanda: “La storia è fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta?”. E continua tentando di dare una risposta, sul fatto se la storia sia o meno il risultato solo della azioni di individuali di grandi condottieri e grandi personalità storiche.
Passando alla tipologia C, il tema di attualità, le tracce gettonate erano la gestione delle emergenze sanitarie o la guerra in Ucraina. No, niente di tutto questo.
La prima traccia scelta è una lettera aperta inviata nel 2021 dal mondo accademico e culturale all’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che chiede di reintrodurre le prove scritte all’esame di maturità. E infatti la lettera fu scritta proprio durante il periodo della pandemia.
La seconda traccia è un testo tratto da un articolo di Marco Belpoliti, “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp” – articolo che mette in evidenza un presente in cui tutto scorre velocissimo, così veloce che tutto ciò che accade e si fa sembra, testuale, “simultaneo”. Secondo Belpoliti, in una società così, le persone non sanno più aspettare.
Domani si passa alla seconda prova, quella specifica per ogni indirizzo di studio. Ma intanto, mentre sto parlando, oltre 500 mila studenti italiani sono impegnati per sei ore, fino alle 14.30, a scrivere un tema su una delle tracce selezionate.
E voi che traccia avreste scelto?
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