ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è alternativa alla strada del dialogo tra Pristina e Belgrado”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale la presidente della Repubblica del Kosovo Vjosa Osmani Sadriu. E’ la prima visita in Italia di un presidente del Kosovo e avviene nel quindicesimo anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche.
“L’Italia, tra i primi Paesi a riconoscere il Kosovo, capisce bene quanto impegnativo possa essere il percorso di riconciliazione con la Serbia – ha sottolineato Mattarella -. Ma occorre accantonare la visione dell’altro come nemico e fare scelte coraggiose per creare un clima di fiducia e rispetto reciproci”.
In quest’ottica “la proposta di accordo presentata dall’Ue rappresenta un’opportunità importante, che andrebbe colta da entrambi le parti, anche nell’ottica della futura adesione all’Unione Europea”, ha aggiunto il presidente italiano, secondo cui il processo di integrazione europea è importante non solo per la stabilizzazione dei Balcani, ma anche per il compimento del disegno europeo. Mattarella ha espresso il sostegno italiano all’aspirazione del Kosovo di entrare a far parte del Consiglio d’Europa.
“L’Italia, tra i primi Paesi a riconoscere il Kosovo, capisce bene quanto impegnativo possa essere il percorso di riconciliazione con la Serbia – ha sottolineato Mattarella -. Ma occorre accantonare la visione dell’altro come nemico e fare scelte coraggiose per creare un clima di fiducia e rispetto reciproci”.
In quest’ottica “la proposta di accordo presentata dall’Ue rappresenta un’opportunità importante, che andrebbe colta da entrambi le parti, anche nell’ottica della futura adesione all’Unione Europea”, ha aggiunto il presidente italiano, secondo cui il processo di integrazione europea è importante non solo per la stabilizzazione dei Balcani, ma anche per il compimento del disegno europeo. Mattarella ha espresso il sostegno italiano all’aspirazione del Kosovo di entrare a far parte del Consiglio d’Europa.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).