ROMA (ITALPRESS) – In un messaggio inviato a Papa Francesco in occasione della 55ma Giornata Mondiale della Pace, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolinea come il tema scelto “rappresenta per le istituzioni, i governanti e tutti coloro che rivestono responsabilità sociali e politiche un rigoroso richiamo e – al tempo stesso – un appassionato spunto di riflessione sugli strumenti per affrontare con efficacia i problemi che affliggono un mondo multipolare e frammentato, quali quelli del degrado ambientale, della recrudescenza delle malattie, dell’aggravarsi della fame, delle croniche carenze d’acqua e del continuo riprodursi di conflitti. La pandemia in corso – aggiunge – ha reso ancora più complesse, come ricordato da Vostra Santità, le tre principali sfide sociali del nostro tempo: l’acuirsi della distanza tra le persone, la profonda crisi educativa e la crescente precarietà del mondo del lavoro. Un cammino – osserva Mattarella – che passa attraverso un fecondo dialogo fra generazioni, una vera e propria alleanza tra gli anziani, custodi della memoria, e i giovani che portano avanti la storia. Ciò significa rifuggire dal perseguimento degli interessi immediati che concorrono a produrre la cultura dello scarto e impegnarsi in un confronto aperto e franco, finalizzato alla realizzazione di progetti condivisi quali l’emergenza climatica”. Il capo dello Stato osserva poi che “l’istruzione – aspetto imprescindibile per la costruzione della pace e grammatica stessa del dialogo tra le generazioni – rappresenta una delle grandi sfide del nostro tempo. E mi rammarica constatare come, negli ultimi anni, le risorse che al livello globale vengono dedicato a questa imprescindibile funzione siano diminuite. Su questo tema vorrei condividere l’auspicio che i fondi per l’istruzione siano finalmente considerati come investimenti. Perchè è dall’istruzione e dalla crescita personale che si parte per costruire il futuro”. Quindi, il tema del lavoro “inteso come veicolo per la piena realizzazione della dignità umana e come base su cui costruire la giustizia e la solidarietà all’interno di ogni comunità. La pandemia da Covid-19 ha ulteriormente aggravato le problematiche inerenti al mercato del lavoro, rendendo le persone che vivono in condizioni di precarietà ancora più vulnerabili. La ringrazio, Santità, per aver rivolto il Suo pensiero al ruolo che è chiamata a ricoprire la politica in questo ambito, ovvero quello di promuovere, e garantire in ogni circostanza, il giusto equilibrio tra libertà economica e giustizia sociale. Le Sue parole ci ricordano, in un momento storico in cui l’umanità continua a essere scossa dalla tempesta della crisi sanitaria, come tutti, insieme, ogni giorno, possiamo diventare ‘artigianì di pace”, conclude Mattarella.
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