ROMA (ITALPRESS) – “Il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni hanno preso la loro decisione, è per me un nuova chiamata inattesa alla responsabilità alla quale non posso e non ho inteso sottrarmi. Il Parlamento ha concluso i giorni travagliati della scorsa settimana, travagliati per tutti, anche per me”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso nell’Aula di Montecitorio di fronte alle Camere riunite in seduta comune.
“Nel momento in cui mi hanno comunicato l’esito della votazione ho parlato delle emergenze sanitarie, economiche e sociali, non possiamo permetterci ritardi e incertezze. La lotta contro il virus non è conclusa”, ha detto il presidente.
“Nuove difficoltà si presentano, famiglie e imprese dovranno far fronte agli aumenti del costo dell’energia. Preoccupa la scarsità e l’aumento del prezzo di alcuni beni di importanza fondamentale per i settori produttivi”, ha sottolineato Mattarella, per il quale “l’Italia è un grande paese. Lo spirito di iniziativa degli italiani, la loro creatività ci hanno permesso di ripartire e raggiungere risultati che ci collocano nel gruppo di ripresa dell’Ue, ma questa ripresa per consolidarsi e non risultare effimera ha bisogno di progettualità”.
“I tempi duri che abbiamo vissuto ci hanno lasciato una lezione: dobbiamo dotarci di strumenti nuovi per prevenire possibili futuri globali e per gestirne le conseguenze, per mettere in sicurezza i nostri concittadini – ha detto ancora il capo dello Stato -. L’impresa a cui si sta ponendo mano richiede il concorso di ciascuno: forze politiche e sociali, istituzioni, imprese e sindacati, amministrazioni pubbliche, giovani e anziani, siamo tutti chiamati”.
Il presidente ha parlato poi di riforme, chiarendo che “un profondo processo riformatore deve interessare anche il versante della giustizia. Per troppo tempo è divenuto sovente un terreno di scontro”.
“I regimi autoritari autocratici tendono ad apparire ingannevolmente più efficienti rispetto a quelli democratici, le cui decisioni basate sul libero consenso e coinvolgimento sociale sono invece più solide e efficaci – ha evidenziato Mattarella -. La sfida della salvaguardia delle democrazie coinvolgerà tutti, vanno tenute insieme tempestività delle decisioni e garanzie democratiche. Per questo è cruciale il ruolo del Parlamento”.
“I partiti sono chiamati a rispondere alle domande di apertura che provengono dai cittadini e dalle forze sociali – ha aggiunto -. Senza partiti coinvolgenti, così come senza corpi sociali intermedi il cittadino si scopre solo e indifeso. Deve il cittadino poter fare riferimento sulla politica per esprimere le proprie idee e insieme la propria appartenenza alla Repubblica”.
(ITALPRESS).
“Nel momento in cui mi hanno comunicato l’esito della votazione ho parlato delle emergenze sanitarie, economiche e sociali, non possiamo permetterci ritardi e incertezze. La lotta contro il virus non è conclusa”, ha detto il presidente.
“Nuove difficoltà si presentano, famiglie e imprese dovranno far fronte agli aumenti del costo dell’energia. Preoccupa la scarsità e l’aumento del prezzo di alcuni beni di importanza fondamentale per i settori produttivi”, ha sottolineato Mattarella, per il quale “l’Italia è un grande paese. Lo spirito di iniziativa degli italiani, la loro creatività ci hanno permesso di ripartire e raggiungere risultati che ci collocano nel gruppo di ripresa dell’Ue, ma questa ripresa per consolidarsi e non risultare effimera ha bisogno di progettualità”.
“I tempi duri che abbiamo vissuto ci hanno lasciato una lezione: dobbiamo dotarci di strumenti nuovi per prevenire possibili futuri globali e per gestirne le conseguenze, per mettere in sicurezza i nostri concittadini – ha detto ancora il capo dello Stato -. L’impresa a cui si sta ponendo mano richiede il concorso di ciascuno: forze politiche e sociali, istituzioni, imprese e sindacati, amministrazioni pubbliche, giovani e anziani, siamo tutti chiamati”.
Il presidente ha parlato poi di riforme, chiarendo che “un profondo processo riformatore deve interessare anche il versante della giustizia. Per troppo tempo è divenuto sovente un terreno di scontro”.
“I regimi autoritari autocratici tendono ad apparire ingannevolmente più efficienti rispetto a quelli democratici, le cui decisioni basate sul libero consenso e coinvolgimento sociale sono invece più solide e efficaci – ha evidenziato Mattarella -. La sfida della salvaguardia delle democrazie coinvolgerà tutti, vanno tenute insieme tempestività delle decisioni e garanzie democratiche. Per questo è cruciale il ruolo del Parlamento”.
“I partiti sono chiamati a rispondere alle domande di apertura che provengono dai cittadini e dalle forze sociali – ha aggiunto -. Senza partiti coinvolgenti, così come senza corpi sociali intermedi il cittadino si scopre solo e indifeso. Deve il cittadino poter fare riferimento sulla politica per esprimere le proprie idee e insieme la propria appartenenza alla Repubblica”.
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