Milano, 5 lug. (askanews) – "Donne, bambini, uomini in fuga, difficilmente possono essere individuati come un nemico". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento a Parigi alla Sorbona.
"La politica migratoria rimane un vulnus recato alla coscienza europea. Alla pandemia abbiamo saputo dare una risposta comune, alla crisi economica altrettanto. Alle migrazioni, ovvero al tema che in grande misura oggi interpella i nostri valori, al tema che più di altri mette in gioco la nostra capacità geopolitica e la nostra visione del mondo, non siamo ancora riusciti a dare una risposta adeguata, efficace e comune", ha spiegato.
I flussi migratori vanno regolati e governati, affinché siano rispettosi delle comunità di accoglienza e dei migranti, cancellando l odioso traffico che criminali senza scrupoli hanno imbastito sulla loro pelle.
"La pressione che avvertiamo – in tutto il mondo e non soltanto alle frontiere d Europa – è il risultato delle grandi differenze nella distribuzione del benessere tra i continenti, dell ampia diversità dei tassi demografici, dell impatto dei cambiamenti climatici; ma è anche il prodotto di decenni di omissioni, conflitti, diseguaglianze. In una frase: del mondo che abbiamo contribuito come europei a plasmare e del quale rechiamo ampia responsabilità", ha concluso.
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