Fabio Tagliatela, avvocato del killer di Martina Scialdone, ha dichiarato che "la depressione di Costantino Bonaiuti stava per sfociare in un gesto estremo, tanto che abbiamo sollecitato la struttura carceraria dicendo che è possibile si verifichi un evento suicidario. Non si tratta di un omicidio volontario o preterintenzionale, qui parliamo di un tragico errore, una persona che forse voleva porre fine alla sua vita e per sbaglio ha posto fine a quella di un’altra persona". L’uomo era in cura presso un centro per la depressione, ma continuava a detenere legalmente il porto d’armi.
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