Una PET è un esame importantissimo per i malati oncologici, è in grado di dirti lo stato di avanzamento o miglioramento della malattia. Ma se vivi in provincia di Caserta, è impossibile farla presso una struttura pubblica: non ci sono i macchinari. E così i malati oncologici sono costretti a rivolgersi ai privati e devono pagare per intero la prestazione privata sostenendo dei costi enormi. Attraverso la storia di Teresa Tartaglione, malata oncologica che vive in provincia di Caserta, proviamo ad analizzare questo triste spaccato della sanità campana.
Per fare alcuni esami nelle strutture pubbliche avrei dovuto attendere i tempi delle liste d’attesa che arrivavano quasi ad un anno, praticamente nel tempo di attesa per fare gli esami del primo follow up ne avrei dovuti fare tre. Altri esami ancora non potevo proprio farli nelle strutture pubbliche perché a Caserta e provincia non ci sono i macchinari" spiega Teresa. Il nostro governo regionale eroga il fondo per le prestazioni sanitarie in convenzione mensilmente, prima invece era annuale, questo ha comportato che i soldi finiscono nei primi giorni del mese. Tutti lo sanno quindi nei primi giorni del mese prenotare un esame è impossibile, c’è un’occlusione"
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