Roma, 19 mag. (askanews) – Attenzione all’ambiente, impatto sociale e aspetti di governance sono diventati i principi guida dei nuovi modelli di business e stanno tracciando la rotta della transizione sostenibile nel mondo della finanza. Le previsioni sugli obiettivi da raggiungere, la portata trasversale dei dati e la complessità degli scenari sono stati al centro dell’evento "Esg reporting & planning" organizzato da Luiss Business School e Oracle Italia.
Il valore di imprese e operatori che tengano conto dei criteri Esg si traduce in risultati migliori in termini di finanziamenti, investitori, fiducia e reputazione. Misurare i dati di sostenibilità diventa dunque essenziale per governare al meglio il business, come ha spiegato Raffaele Oriani, direttore dell’area custom and consulting della Luiss Business School.
"La scelta del tema è legata all’importanza che i principi di Esg hanno ormai assunto nelle decisioni di investimento da parte dei mercati finanziari – ha detto – oggi il 35% a livello mondiale delle masse gestite viene selezionato attraverso l’applicazione specifica di principi Esg. Questo naturalmente pone molta pressione sulle imprese nel rappresentare in modo corretto e trasparente quella che è la propria performance da questo punto di vista".
Misurare gli Esg e riportarli nella documentazione delle aziende è importante. Il sistema imprenditoriale italiano si sta adattando molto rapidamente a questo modello. Ancora Oriani.
"Nella nostra esperienza in Business School – ha aggiunto – vediamo che le imprese si confrontano ormai in modo quotidiano e in modo molto attento e dedicato al tema Esg e come implementare questi principi in modo trasversale all’interno delle proprie organizzazioni. E’ stato un processo molto rapido che sta portando le aziende italiane ad adattarsi molto velocemente alle richieste del mercato".
Il dibattito è stata anche l’occasione per approfondire i risultati di una ricerca realizzata da Oracle Italia, sintetizzata dal suo direttore delle applicazioni cloud per le amministrazioni finanza e controllo Giovanni Nubile.
"Abbiamo lanciato questa ricerca che si chiama ‘No planet B’, perché non abbiamo un pianeta B – ha affermato – abbiamo avuto 11mila risposte in 15 Paesi. Oggi sia i business leader che i consumatori ritengono assolutamente prioritario il tema della sostenibilità".
Sostenibilità, ma anche intelligenza artificiale ha precisato Nubile.
"La ricerca – ha concluso – ci dice che il 61% degli intervistati ritiene che l’intelligenza artificiale potrebbe aiutare senza pregiudizi, senza alcun tipo di barriera, le decisioni nella migliore maniera, in una maniera sostenibile per far sì che l’azienda veramente prenda le decisioni che la portino a essere sostenibile".
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