Il fidanzato della 22enne morta sul lavoro: «Avrebbe dato il mondo per me»
La signora Emma Marrazzo – madre di Luana D’Orazio, la 22enne morta a Montemurlo sul lavoro – apre la porta di casa con un fazzoletto in mano. «Mia figlia era bella, buona, era contenta del lavoro che svolgeva, anche se a volte tutti i lavori possono pesare, però le piaceva lavorare». Piange e non si dà pace per la perdita della figlia così improvvisamente: «Amava il suo bimbo splendido, la tragedia è grande non solo per me ma anche per i datori di lavoro, la titolare è distrutta, la ditta si chiama come mia figlia e così la proprietaria, Luana anche lei, mi ha detto che è dispiaciuta e non sa come sia successo, proprio ieri aveva assunto un ragazzo per dare una mano a mia figlia».Poi la signora rivolge un appello affinché tragedie come queste non succedano più: «Basta morti sul lavoro, non deve succedere né a vent’anni, né a sessanta né a settanta». Adesso saranno i nonni a prendersi cura del piccolo bambino di 5 anni che lascia Luana: «Mio nipote ha visto il brutto choc di quei poverini che hanno avuto l’obbligo di venirmi a dire che mia figlia non c’era più, ovvero i carabinieri di Pistoia, non sapevano nemmeno loro come fare a dirmelo. A nostro nipote diremo che sua mamma è andata a completare il giardino delle belle stelle brillanti». Poi ricorda la comparsa di Luana nel film di «Se son rose»: «L’avevano chiamata per il cast, era felice, le sarebbe piaciuto diventare famosa, ma non certo in questo modo».
Nella casa in provincia di Prato anche il fidanzato della ragazza: «Avrebbe dato il mondo per me, ci frequentavamo da due anni, sono stati due anni bellissimi nonostante questo periodo di quarantene, siamo stati sempre insieme. Quanto al suo lavoro, mi parlava del posto di lavoro, era contenta, ma c’erano tante cose che non le andavano bene, ma siamo giovani, però era contenta perché riusciva a dare un contributo in casa».L’orditura Luana, l’azienda in cui ha perso la vita Luana D’Orazio, il giorno dopo l’incidente è vuota. Macchine ferme, operai a casa. n azienda soltanto un dipendente, colui che intorno alle 10.30 ha aperto il cancello ai tecnici del dipartimento di prevenzione della Asl. Sul posto anche il signor Marchetti, un amico di famiglia, sconvolto da quanto accaduto: «Era una ragazza semplice, per bene, lavorava volentieri e aveva volontà di lavorare» (qui il video) ( Jacopo Storni / Corriere Tv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/luana-d-orazio-parla-mamma-ragazza-morta-montemurlo-era-contenta-suo-lavoro/88ca2c88-accc-11eb-b89d-9c2f0a2ddccd