Quando era piccolo vendeva i vestiti al mercato per aiutare la famiglia a sopravvivere. La fabbrica di scarpe dove papà Carmine lavorava aveva chiuso lasciandolo disoccupato e Lorenzo, per inseguire il suo sogno, lavorava al mattino e si allenava per strada di pomeriggio. A 14 anni mentre i ragazzini della sua età scorazzavano in motorino per le strade del suo quartiere, lui passava il suo tempo col pallone per smentire quelli che non credevano in lui, osservando nei minimi dettagli tutto quello che poteva imparare dal suo idolo: Alessandro Del Piero. Oggi, Lorenzo Insigne incarna i sogni di tutti gli “scugnizzi” che lottano aspettando solo una possibilità, per dimostrare che le più tristi apparenze possono nascondere meravigliose realtà. In questo Europeo Lorenzo è diventato il simbolo di un gruppo che lotta senza arrendersi mai, perché è solo con la sua forza di volontà che da venditore ambulante è arrivato a indossare la maglia più importante: il numero 10 della Nazionale Italiana.
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