Lorena Cesarini contro il razzismo: la storia dell’attrice romana e il suo monologo a Sanremo

di solobuonumore

Lorena Cesarini contro il razzismo: la storia dell’attrice romana e il suo monologo a Sanremo

Solo un mese fa, dopo aver ricevuto la telefonata di Amadeus che le chiedeva di affiancarlo a Sanremo, Lorena Cesarini aveva pubblicato una foto con un sorriso smagliante, impaziente di vivere quella che secondo lei sarebbe stata “l’emozione più grande mai provata nella vita”. Ciò che non si aspettava, però, sono le critiche che il suo post avrebbe scatenato nei giorni successivi, e che lei, con coraggio malgrado l’emozione, proprio durante il Festival ha deciso di raccontare, scagliandosi contro il razzismo. Lorena, madre senegalese e padre italiano, è nata a Dakar nel 1987, per volontà dei suoi genitori che desideravano darle la doppia cittadinanza: “Ma a Roma sono venuta a tre mesi e qui sono rimasta”, racconta Lorena. Da sempre affascinata dal mondo dello spettacolo, dopo essersi laureata con 110, ha lavorato per un periodo all’Archivio Centrale di Stato, felice di mettere a frutto la sua passione per i libri. Nel 2014 è stata notata da un talent scout e da lì ha preso quota la sua carriera, prima con film come “Il professor Cenerentolo” di Leonardo Pieraccioni, e poi con il grande successo della serie “Suburra” nel 2017, dove lei dà il volto a Isabelle Mbamba, prostituta che fa innamorare Aureliano, personaggio interpretato da Alessandro Borghi.

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