Una 14enne britannica colpita da rara forma di cancro ha ottenuto il diritto a essere ibernata dopo la sua morte, attraverso criogenesi. E’ stata una una battaglia legale senza precedenti in Gran Bretagna, condotta dalla ragazza prima che morisse. L’Alta Corte inglese ha accolto la richiesta, col consenso della madre e contro il volere del padre, di non essere seppellita ma di ‘congelare’ il suo corpo nella speranza di essere un giorno “risvegliata” e guarita con nuove cure: è stata questa la sua richiesta. Il verdetto dei giudici, emesso a ottobre, poco prima del decesso della ragazza, è stato reso pubblico solo adesso. Dopo che il corpo, trasferito negli Usa, è stato criocongelato.
Dopo la notizia, a Radio Capital ha parlato il pioniere italiano dell’ibernazione: l’avvocato di Pordenone Vitto Claut che dieci anni fa si è rivolto ad un centro specializzato americano: “Ho stipulato un contratto, voglio rivedere il mondo nel futuro. Tra 150-200 anni saranno in grado di farci ‘resuscitare”.
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