Per oltre vent’anni il depuratore Sant’Antonino di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, ha inquinato le acque della zona. Azoto, fosforo, BOD e COD, batterio di Escherichia coli, solidi sospesi, tutti parametri oltre i limiti. I residenti della zona, insieme a Legambiente Lombardia hanno denunciato per anni le schiume nei canali, gli odori insopportabili, le otiti e i problemi gastrointestinali delle persone che, ignare di tutto, facevano il bagno nei fiumi e canali circostanti. Soldi pubblici spesi per anni e risultati mai ottenuti. A novembre 2020 la svolta, la gestione passa in mano ad Alfa Srl, gestore idrico della provincia, e i livelli iniziano a tornare nella norma. Le ultime rilevazioni di Arpa dimostrano che finalmente le acque del depuratore iniziano a rispettare la legge, ma intanto nessuno a mai pagato per la distruzione di flora e fauna.
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