Il sorriso largo e sincero è il suo tratto distintivo. Eleonora Delnevo, Lola per gli amici, affonta la sua vita così, sorridendo. «Del resto non potrei fare diversamente dopo ciò che mi è accaduto».Si riferisce all’incidente Eleonora, quel maledetto incidente che nel 2015 le ha fatto perdere l’uso delle gambe: «La mia vita da quel giorno è completamente cambiata. Stavo arrampicando insieme a tre compagni d’avventura una cascata di ghiaccio, quando tutto è venuto giù. Nella caduta ho riportato una lesione spinale completa e da quel giorno non mi muovo più dal bacino in giù».La bergamasca Eleonora è una donna, un’atleta di 44 anni molto forte, ha un carattere che non si piega, e quindi non ha perso molto tempo a disperarsi: «Certo sarei sciocca se dicessi che l’handicap non comporta problemi. La verità è che quella sedia a rotelle è una grande seccatura. Però non rimpiango nulla e dico anche che rifarei tutto, anche quella scalata quel giorno».Talmente non s’è persa mai d’animo Eleonora che ha continuato a fare sport ad alto livello. Lo fa intraprendendo viaggi avventurosi ai confini del mondo. Viaggi che non sono una passeggiata, ma sono vere e proprie imprese soprattutto per chi non riesce a muovere le gambe. Con l’handbike è andata in Patagonia, ha continuato ad arrampicare, e ora si prepara per una nuova avventura in kayak nello Yukon.Partirà domenica 19 maggio insieme ad Eleonora Fioretti, una alpinista tostissima che le ha proposto questa nuova sfida. «Scenderemo lo Yukon River, in Canada. 500 km non facili, ma a noi non piaccono le cose facili».Eleonora è supportata in questa impresa da Italgen, che contribuisce finanziariamente e fornendole l’attrezzatura tecnica. «Non vedo l’ora di partire, sarà bellissimo».
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