Lodi, 21 giu. (askanews) – Un nuovo spazio d’arte per dare a Lodi un respiro culturale internazionale e, al tempo stesso, sostenere i giovani talenti. Ha aperto nella città lombarda "Platea – Palazzo Galeano", un dispositivo di presentazione dell’arte sul territorio, che ospita, come primo progetto, il "Trionfo dell’Aurora" di Marcello Maloberti, un’installazione fotografica che ha come protagonista un giovane nigeriano e molti libri. "Lui è intento a ritagliare da questi libri di pittura del Cinquecento e del Seicento – ha spiegato Maloberti ad askanews – che poi sono i miei riferimenti, ed è come se noi donassimo a lui tutta la nostra pittura e tutta la nostra cultura per aprire un nuovo corso della storia. Mi piaceva l’idea che lui fosse un po’ sospeso tra queste carte con Dosso Dossi, Bronzino, Raffaello, Veronese".
L’opera di Maloberti si offre al pubblico attraverso una vetrina-display che è il tramite relazionale tra l’arte e la città, tra la dimensione culturale e quella della vita di tutti i giorni, in un intreccio di sensazioni diverse che è probabilmente il senso principale dell’operazione. "La piazza – ha aggiunto Maloberti – è una dimensione tra virgolette più sporca, perché è la dimensione della vita, e si creava un contrasto molto interessante. In più la platea è un titolo della Biennale di Venezia di Harald Szeemann, ‘Platea dell’umanità’ e io ho preso spunto per dare il nome anche allo spazio e lo spazio di Platea è la città di Lodi, e quindi è anche un dono per la città".
A presiedere Platea è Claudia Ferrari, che è anche uno dei soci fondatori del progetto. "Quest’anno – ci ha detto – abbiamo iniziato a lavorare con Marcello Maloberti e la galleria Raffaella Cortese. È stato un incontro molto bello perché da subito hanno accolto la nostra idea con grande entusiasmo e ci hanno appoggiato e incoraggiato a continuare questa avventura, quello che per me è anche un po’ un sogno".
Dopo l’intervento di Maloberti, che ha proposto a Lodi anche una performance con distribuzione di manifesti, Platea ospiterà anche quattro giovani artisti: Vittoria Viale, Giulio Locatelli, Silvia Berry e Vittoria Mazzonis. Ciascuno di loro presenterà per un mese un’opera originale, pensata appositamente per Platea, con l’obiettivo di instaurare un dialogo inatteso con tutti coloro che attraverseranno il centro cittadino.
"Stando sulla strada – ha concluso Marcello Maloberti – si ha sia una dimensione più storica legata alla pittura, sia una dimensione più libera, legata alla vita. Vita e arte in questo caso si uniscono, si sposano nel modo migliore".
L’obiettivo si Platea, che ha come main partner l’industria casearia Ferrari e il Consorzio di tutela del Grana Padano, è "dare impulso a un nuovo ecosistema relazionale in città, basato sulla condivisione di valori culturali ed estetici", per promuovere forme diverse di mecenatismo e rafforzare il senso di comunità e responsabilità civile.