Una scossa di terremoto di magnitudo 3 è stata registrata alle 5:15 in provincia di Perugia, nella zona colpita il 30 ottobre 2016 dal sisma di magnitudo 6.5. Secondo quanto riportano i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il terremoto di stamani ha avuto ipocentro a circa 10 chilometri di profondità ed epicentro a 4 chilometri da Preci e a 12 da Norcia. Non si segnalano danni a persone o cose. Non solo. Nella serata di domenica 11 aprile, una scossa di terremoto di magnitudo 3,1 è stata registrata dall’Ingv a tre chilometri a nord est di Fiordimonte, nel Comune di Valfornace, in provincia di Macerata, a una profondità di 9 chilometri. Il movimento tellurico è stato avvertito in modo forte e chiaro dalla popolazione, che lo ha segnalato sui social. Anche in questo caso non ci sono state segnalazioni di danni a cose o persone. () Tante le segnalazioni sui social, dove le persone hanno commentato spiegando di aver sentito in maniera chiara e forte la scossa, pur con una magnitudo di bassa intensità. Le zone sono quelle colpite in quegli eventi sismici del Centro del 2016 e 2017, definiti dall’INGV sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso, che hanno avuto inizio ad agosto 2016 con epicentri situati tra l’alta valle del Tronto, i Monti Sibillini, i Monti della Laga e i Monti dell’Alto Aterno. () La prima forte scossa si è avuta il 24 agosto 2016, alle ore 3:36 e ha avuto una magnitudo di 6.0, con epicentro situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP).[15] Due potenti repliche sono avvenute il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbro-marchigiano, tra i comuni della provincia di Macerata di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera (la prima scossa alle 19:11 con magnitudo 5.4 e la seconda alle 21:18 con magnitudo 5.9). () Il 30 ottobre 2016 è stata registrata la scossa più forte, di magnitudo momento 6.5 con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci, in provincia di Perugia. Il 18 gennaio 2017 è avvenuta una nuova sequenza di quattro forti scosse di magnitudo superiore a 5, con massima pari a 5.5, ed epicentri localizzati tra i comuni aquilani di Montereale, Capitignano e Cagnano Amiterno. Questo insieme di eventi provocò in tutto circa 41 000 sfollati, 388 feriti e 303 morti, dei quali 3 morirono per via indiretta (causa infarto per lo spavento). Pubblicato il 12-04-2021 alle ore 07:49.Ultima modifica il 12-04-2021 alle ore 07:49/
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