Ricominciare. La nuova maglia addosso, la voglia di correre forte, verso l’inizio della nuova stagione. Lugano, meta ormai consueta delle estati nerazzurre, è la città dove Simone Inzaghi e la sua Inter schiacciano play: si parte. E si parte con un 4-1, contro il Lugano. Una vittoria netta e soprattutto bella per la fattura dei gol: D’Ambrosio di testa, Lautaro con una doppietta, il Tucu Correa in grande spolvero. Sono i tre nomi che finiscono sul taccuino della Lugano SuperCup, tanto attesa perché l’occasione per rivedere in maglia Inter Romelu Lukaku.
Dopo sei giorni di allenamenti ecco finalmente il pallone, il campo. Ecco anche Romelu Lukaku, che torna lì davanti, accanto a Lautaro Martinez. Abitudini e novità: Asllani, Bellanova, Mkhitaryan subito titolari, in una Inter che, con il classico 3-5-2, mette subito di buonumore i tifosi arrivati in Svizzera per sospingere, fin dal minuto 0′, questa squadra.
Poi ci sono situazioni classiche: per esempio, gli inserimenti di Danilo D’Ambrosio sui calci d’angolo. Come nella passata stagione il primo gol nerazzurro del pre-campionato è proprio del numero 33. Arriva al minuto 3: corner di Asllani, inserimento e stacco di testa perentorio. Inizia così Lugano-Inter e mette subito il match sui binari nerazzurri, nonostante la squadra Svizzera si presenti alla sfida con il rodaggio già completato: domenica, infatti, inizia la Super League.
Come in ogni match di pre-campionato, specialmente i primi, le fasi di gioco non brillano per continuità. Handanovic è prodigioso al 7′ quando manda in corner il tiro di Celar, la cui traiettoria era stata sporcata da una deviazione. Una parata che permette all’Inter, al 16′, di issarsi sul 2-0. Merito di Lautaro, rapace in area a sfruttare l’errore in disimpegno del portiere Saipi. Gol del Toro, abbraccio di squadra e applausi dei 5200 accorsi a Lugano.
Non c’è un ritmo alto e il Lugano prova a dare fastidio, soprattutto con conclusioni dalla distanza. Haile-Selassi sfiora il palo in girata, poi costringe Handanovic a un’altra super parata, di istinto, su colpo di testa ravvicinato. Inzaghi inizia la ripresa inserendo Onana, Lazaro e Correa. Il carico degli allenamenti si fa sentire e l’Inter abbassa l’intensità, in un secondo tempo meno manovrato. Al 60′ il tecnico nerazzurro gioca la carta Correa, in una posizione di rifinitore per Lukaku e Lautaro. Ed è proprio il Tucu a brillare. Al 60′ segna il 3-0 con una grandissima progressione: controllo, fuga, conclusione perfetta in diagonale. Incontenibile, Correa: al 73′, su un rilancio di Onana, si invola in campo aperto prima di servire un pallone rasoterra a Lautaro. Per il Toro, all’ultimo atto del suo match, una giocata classica: movimento sul primo palo e girata di prima intenzione. Un gol fulminante, un classico del numero 10 nerazzurro.
Sul 4-0 e con lo spazio per i tanti giovani del settore giovanile nerazzurro, il Lugano trova la forza per segnare il gol del 4-1: lo fa Casciato, sfruttando un pallone in area dopo un batti e ribatti.
Si chiude così sul 4-1 la prima uscita stagionale dei nerazzurri di Inzaghi, acclamati a gran voce dai tifosi interisti, sempre presenti e calorosi.
IL TABELLINO DEL MATCH
LUGANO-INTER 1-4
LUGANO (4-2-3-1): 1 Saipi (58 Osigwe 46′); 8 Durrer (23 Srdic 60′), 3 Ziegler (46 Stober 46′), 30 Daprelà (15 Mai 46′), 17 Valenzuela (41 De Queiroz 46′); 14 Sabbatini (42 Alshik 46′), 20 Doumbia (29 Belhadj 46′); 11 Haile-Selassie (43 Mound 46′), 27 Babic (18 Mahou 60′), 45 De Jesus (33 Casciato 46′); 9 Celar (10 Bottani 60′).
Allenatore: Mattia Croci Torti.
INTER (3-5-2): 1 Handanovic (24 Onana 46′); 36 Darmian (39 Silvestro 88′), 33 D’Ambrosio (43 Hoti 76′), 47 Fontanarosa (38 Sottini 76′); 12 Bellanova (15 Lazaro 46′), 22 Mkhitaryan (11 Correa 46′), 14 Asllani (40 Sangalli 88′), 42 Agoumé (45 Carboni 88′), 8 Gosens (46 Zanotti 67′); 90 Lukaku (50 Casadei 67′), 10 Lautaro (16 Salcedo 76′).
A disposizione: 21 Cordaz, 51 Fabbian.
Allenatore: Simone Inzaghi.
Marcatori: 3′ D’Ambrosio (I), 16′ Lautaro (I), 61′ Correa (I), 73′ Lautaro (I), 82′ Casciato (L)
(Foto LaPresse)