“La mia è la storia di tante”. Per poter accedere all’interruzione volontaria di gravidanza, Giada ha dovuto affrontare un calvario durato più di un mese. In ventidue giorni è stata sottoposta a cinque ecografie in cui le hanno fatto sentire più volte il battito, ed è stata obbligata a firmare per la sepoltura del feto: “Altrimenti non mi avrebbero fatto abortire”.
L’incubo di Giada per interrompere la gravidanza: “O fai seppellire il feto o non puoi abortire”: https://www.fanpage.it/milano/lincubo-di-giada-per-interrompere-la-gravidanza-o-fai-seppellire-il-feto-o-non-puoi-abortire/
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