Lo scontro tra la Corte penale internazionale e il governo italiano sul caso-Almasri, con il ministro Nordio sempre al centro delle polemiche e di nuove inchieste; l’attività di spionaggio contro giornalisti e attivisti italiani con un software israeliano, in cui palazzo Chigi nega ogni coinvolgimento; l’inizio delle deportazioni degli immigrati illegali a Guantanamo volute da Trump. Le notizie di oggi forti e chiare.
Dopo l’informativa contradditoria in Parlamento di Nordio, ministro della Giustizia, sulla scarcerazione del torturatore libico Almasri la vicenda si complica. Il guardasigilli avrebbe omesso alcuni atti d’ufficio e si inasprisce lo scontro tra governo e Corte penale internazionale. Cosa farà Meloni per risolvere questo ennesimo scontro che riguarda la giustizia?
Intanto su Palazzo Chigi arriva il caso che riguarda le attività di spionaggio su giornalisti e attivisti italiano con il software israeliano Paragon. L’azienda ha già sospeso i suoi contratti con il nostro Paese e il governo deve dare delle spiegazioni. Chi ha usato impropriamente questo spyware in Italia? Anche i servizi segreti sono coinvolti?
Infine gli Stati Uniti con le terribili immagini diffuse dalla Casa Bianca che ritraggono le prime deportazioni di immigrati dagli Stati Uniti a Guantanamo. Perché il secondo mandato di Trump alla presidenza degli Stati Uniti inizia con la vecchia strategia della deportazione a Cuba?
Ne parliamo con: Martina Carone, analista di YouTrend, Michela Ponzani, storica e scrittrice. Da Madrid: Francesco Bei. Al videowall: Cecilia Rossi. Da Montecitorio: Gabriele Rizzardi. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Carlo Bonini e Karima Moual.
Segui il canale YouTube di Repubblica e attiva la campanella per restare sempre aggiornato