Sabato pomeriggio il segretario della CGIL Maurizio Landini ha incontrato gli operai della Gianetti ruote, in presidio permanente dalla settimana scorsa dopo che sono stati licenziati dal fondo tedesco Quantum capital partners che ha deciso di chiudere il sito di Ceriano Laghetto (Monza), attraverso una email. I 152 lavoratori sono ora in ferie forzate fino alla chiusura delle procedure. La notizia era stata accolta con sgomento perché i lavoratori avevano appena concluso un turno di straordinari. Vicenda simile è quella che vede coinvolti altri operai, questa volta in Toscana: i 422 dipendenti della Gkn di Campi Bisenzio hanno scoperto venerdì 9 luglio che la fabbrica non riaprirà più. I casi di Gianetti e Gkn arrivano dopo lo sblocco dei licenziamenti e dopo il patto firmato da confindustria e governo che impegnava le aziende a far ricorso agli strumenti di sostegno al lavoro prima di chiudere gli stabilimenti e licenziare: "Bisogna che governo e confindustria intervengono, non sono casi di crisi aziendali, c’è il rischio di delocalizzare o produrre altrove" ha riferito alla stampa il segretario della Cgil Maurizio Landini, "è inaccettabile, è una decisione da cambiare"
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