MILANO (ITALPRESS) – “E’ una sorta di racconto saggio che ho scritto in collaborazione con gli specialisti dell’Università San Raffaele e dell’Ospedale San Raffaele: neuroscienziati, gastroenterologi, psicologi, fisiatri. E’ un viaggio attraverso il nostro corpo, la nostra mente, la nostra storia per parlare non solo dei suoni della nostra vita, ma anche dei silenzi e delle pause che sono altrettanto importanti”. Lo ha spiegato Eliana Liotta parlando del suo libro “La vita non è una corsa”, in un’intervista all’Agenzia Stampa Italpress. Insieme agli specialisti ha individuato “un percorso fatto di quattro diversi tipi di soste” da concedersi nel quotidiano. “Le prime sono le pause secondo natura, ovvero quelle che riguardano i cicli della luce e del buio e che obbligatoriamente il nostro corpo dovrebbe seguire – ha proseguito -. Le seconde sono quelle che definisco dei pensieri lenti. Noi tutti siamo abituati a ragionare velocemente, va bene prendere delle decisioni di pancia, ma siamo fatti per fare delle riflessioni e questo ci serve per essere padroni della nostra esistenza. Poi ci sono le pause sentimentali, da passare con le persone che amiamo perchè siamo animali sociali e la solitudine ci può far stare molto male. Infine, ognuno ha le sue pause personali, non negoziabili. C’è chi sorseggia la tisana alla sera, chi vuole andare a sciare nei weekend”. (ITALPRESS).
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