"Il timore di essere ucciso fa parte del mio lavoro", dice il Primo Ministro designato del Libano, Saad Hariri in un’intervista al direttore di Repubblica, Maurizio Molinari. "Adotto precauzioni in ogni occasione, mi occupo della mia sicurezza, ho imparato dagli errori di mio padre (l’ex primo ministro Rafiq Hariri ucciso con un’autobomba a Beirut nel 2005, ndr)". Il premier, in Italia in visita ufficiale, ha parlato anche delle difficoltà per la formazione del nuovo governo: "Sono pronto a trattare con tutti, sento che la maggioranza dei cittadini libanesi è con me. Ho invitato il Papa perché rappresenta un simbolo di moderazione e dialogo fra cristiani e musulmani". . .Riprese di Sonny Anzellotti .Montaggio di Paolo Saracino