Milano, 19 ago. (askanews) – Il capo del partito sciita libanese Hezbollah, Hasan Nasrallah, ha annunciato che nelle prossime ore partirà dall’Iran la prima di una serie di navi cariche di carburante destinato a Beirut.
Da settimane il paese dei cedri è alle prese con una crisi economica, che si intreccia con lo stallo nella formazione di un nuovo Governo. La crisi rischia di esplodere a causa della prevista fine delle sovvenzioni pubbliche ai prezzi del carburante, necessario non solo per il trasporto ma anche per alimentare i generatori di abitazioni private, uffici pubblici e ospedali, che sono al collasso.
Nasrallah ha affermato, con un messaggio diretto "agli Stati Uniti e a Israele", che le navi che sfidano le sanzioni internazionali contro l’Iran saranno considerate "territorio libanese".
"La prima nave, dal momento in cui cui salperà fino a quando sarà nel Mediterraneo sarà considerata territorio libanese. Lo dico a israeliani e americani: sarà territorio libanese", ha annunciato Nasrallah in un video messaggio.
Secondo il leader di Hezbollah "i milioni di litri di gasolio e diesel sequestrati dall’esercito israeliano confermano che la crisi è stata creata di proposito".
Il Libano sta affrontando una grave crisi di carburante dovuta anche al contrabbando e all’incapacità del governo di garantirne l’importazione. E’ figlia della crisi anche la tragedia che ha fatto una trentina di vittime nell’esplosione di un’autocisterna carica di benzina avvenuta nell’Akkar nella notte tra sabato e domenica. L’esplosione è avvenuta mentre l’esercito libanese stava distribuendo benzina da una cisterna nascosta che aveva confiscato. Intorno si erano radunati circa 200 cittadini per far rifornimento di benzina.