Il 16 agosto 1999, Isabella Guarino ha aperto la porta della sua casa di Lido di Noto a due carabinieri. Erano arrivati per comunicarle che suo figlio Emanuele Scieri, il giorno del suo arrivo alla caserma Gamerra di Pisa per il servizio militare di leva nei parà, era morto. Forse si era suicidato, le avevano detto.
Il cadavere era rimasto sotto il sole agostano per tre giorni, prima che lo trovassero. Sono passati 24 anni e pochi giorni fa è stata emessa la prima sentenza di colpevolezza a carico di due ex caporali in servizio alla Gamerra. L’accusa era di omicidio volontario.
La madre di Scieri racconta a Fanpage.it il percorso per arrivare alla condanna e il dolore per una battaglia che non è ancora finita.
https://youmedia.fanpage.it/video/aa/ZMK4MOSwpNdLZI1o
La conferenza stampa del primo ministro tedesco Germania, 07 novembre 2024 Signore e signori, ho appena chiesto al Presidente federale… Leggi altro
Borgo dei Greci, una doppia interpretazione. Il Borgo, un'anticamera della città che si incontra a ridosso delle mura; e i… Leggi altro
Getti fermi e vasca vuota, ma le sculture si potranno ammirare mai come ora da vicino Leggi altro
ROMA (ITALPRESS) - La Regione Lazio ha lanciato oggi la seconda finestra 2024 del "Nuovo Fondo Piccolo Credito", misura destinata… Leggi altro
MILANO (ITALPRESS) - Un Paulo Fonseca decisamente più rilassato si è presentato oggi in conferenza stampa, alla vigilia della gara… Leggi altro
Discover the magic of CANEDERLI, traditional bread dumplings from the heart of the Alps. Made with leftover bread and simple… Leggi altro