La corte d’appello di Brescia ha dato via libera alla revisione del processo per Rosa e Olindo
(LaPresse) La Corte d’Appello di Brescia dice sì alla revisione del processo sulla strage di Erba che ha portato alla condanna definitiva all’ergastolo di Rosa Bazzi e Olindo Romano per l’omicidio di 4 persone l’11 dicembre 2006. Accolta la richiesta dell’avvocato Fabio Schembri, difensore della coppia, e del sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser. La prima udienza è in calendario per il 1 marzo prossimo.
I nuovi elementi si basano sulla testimonianza di Mario Frigerio, unico sopravvissuto, morto negli anni successivi, e principale testimone dell’accusa. La versione fornita in dibattimento per i legali, contrasterebbe con quanto dichiarato da Frigerio nel letto di ospedale e su un testimone, Abdi Kais, mai sentito dagli inquirenti.La sera dell’11 dicembre 2006 scoppia un incendio in una corte di un condominio a Erba. I vicini sul pianerottolo dell’appartamento in fiamme trovano un uomo ferito, Mario Frigerio. È grave, ma vivo e si salverà grazie a una malformazione della carotide. Spente le fiamme i vigili del fuoco trovano tre cadaveri: quello di Raffaella Castagna, 30 anni, di sua madre, Paola Galli e del figlio Youssef, di due anni. Nell’appartamento al piano superiore c’è la quarta vittima, Valeria Cherubini, moglie di Frigerio. Le indagini inizialmente si concentrano su Azouz Marzouk, marito di Raffaella e padre di Youssef. L’uomo al momento della strage si trovava in Tunisia. Verrà infine scagionato. Le indagini si spostano su una coppia di vicini di case delle vittime, Olindo Romano e Rosa Bazzi. I due sembrano essere indifferenti alla strage, hanno ferite alle mani e presentano alibi senza che venga loro richiesto. Negli accertamenti sull’auto di Olindo viene trovata una traccia di sangue di Valeria Cherubini e la coppia viene arrestata. Emergono poi litigi tra i due e la famiglia di Raffaella Castagna. I due, in interrogatori separati, infine confessano la loro colpevolezza per poi ritrattarla. Sostengono che la confessione sia stata estorta dagli inquirenti. A inchiodarli anche le tracce di sangue e le parole di Frigerio. A gennaio 2008 si apre il processo. In aula Frigerio testimonia contro la coppia. Il 26 novembre la sentenza condanna Rosa e Olindo, con ergastolo con isolamento diurno per tre anni per entrambi. Il verdetto viene confermato anche in appello il 20 aprile 2010. Nel 2014, a settembre, muore a 73 anni Mario Frigerio. Anche la Cassazione il 3 maggio 2011 disse no alla revisione del processo. ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/tappe-giudiziarie-strage-erba/28481b4c-af0b-11ee-a0bf-e207f02bcbec
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