Il telefono di Hamed Ahmadi, afgano e veneziano di adozione dove fa il ristoratore, squilla di continuo. Di giorno e di notte. Sua sorella Zahra è nascosta vicino all’aeroporto di Kabul, pronta per volare in Italia ma braccata dai Talebani. Una corsa contro il tempo per salvarla quando nel pomeriggio di mercoledì 18 agosto è arrivato l’annuncio dalla pagina Facebook di Hamed: "Zahra è salva". Ora, restano tutti gli altri. Lo chiamano anche gli ex ministri del governo afgano e gli chiedono aiuto per uscire dall’inferno di Kabul. Hamed non fa i nomi per evitare di metterli in difficoltà. "Siamo dimenticati da tutti", gli dicono. Hamed lancia un appello: "Lasciamo da parte la politica e aiutiamo un popolo che rischia di scomparire da un minuto all’altro".
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