Lavoro, Prudenzano (Confintesa) “Equiparare quarantena Covid a malattia”

di solobuonumore

Lavoro, Prudenzano (Confintesa) “Equiparare quarantena Covid a malattia”

ROMA (ITALPRESS) – “Siamo arrivati al punto che prima lo Stato ti obbliga a rimanere a casa in quarantena in caso di accertato contatto con un malato di covid, poi non ti remunera le giornate perchè l’Inps non ha più i fondi per pagare i lavoratori. Come vogliamo chiamare questa ennesima situazione? Paradossale?”. Lo dichiara Francesco Prudenzano, Segretario Generale di Confintesa, commentando la circolare dell’Inps che, di fatto, blocca tutti i pagamenti del 2021 per i lavoratori che sono e saranno costretti a rimanere in quarantena per contatto covid. “E’ inammissibile – continua Prudenzano – che uno Strato che da una parte impone, giustamente, un obbligo dall’altra non retribuisca l’assenza dal lavoro imposto per quarantena. Basterebbe equiparare l’assenza obbligatoria alla malattia, in caso di accertato contatto con un malato di covid, senza se e senza ma, invece di ipotizzare tetti di spesa che una volta sforati danneggiano sia il lavoratore che le imprese come dimostrato dall’Inps. Non abbiamo nemmeno fatto in tempo a riprenderci dalla crisi dello scorso anno che già si crea un altro problema che, se non risolto quanto prima, rischia di danneggiare quelle imprese che, pur di non far rimanere senza buona parte dello stipendio i propri dipendenti, sceglieranno di anticipare la prestazione che nel 2020 era a carico dell’Inps”.
“Esiste poi un altro pericolo – aggiunge – che riguarda il fatto che il mancato indennizzo al lavoratore potrebbe incentivare la mancanza di segnalazione da parte delle persone che vengono a contatto con contagiati da covid facendo aumentare la diffusione del virus.
La politica si muova – conclude Prudenzano – e costringa il Governo a prendere un provvedimento che permetta all’Inps di parificare la quarantena con sorveglianza attiva, come prevede l’art. 26 della Legge 24/2020, senza ulteriori limiti di spesa che finirebbero per penalizzare ulteriormente lavoratori e imprese e vanificare quanto fin qui fatto per arginare la diffusione del virus”.
(ITALPRESS).
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