Roma, 21 lug. (askanews) – Inutile parlare di ripartenza se non cambiano le regole che hanno bloccato il Paese ancor prima della pandemia, laddove il Covid di fatto, ha solo rimarcato una già profonda difficoltà in
termini occupazionali, previdenziali e fiscali. E pensare di aver
superato la crisi tornando alla condizione di prima è l errore
più grande che si possa commettere. E’ il messaggio, forte,
lanciato da Cisal presso la "Sala Caduti di Nassirya" a Palazzo
Madama, dove il Segretario Generale Francesco Cavallaro, il
Segretario Confederale Davide Velardi ed il Commissario Filp
Cisal, Vincenzo Morelli, hanno illustrato le proposte della
Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori su lavoro,
pensioni e fisco.
Evidenziando come siano necessari interventi profondi su questi
tre pilastri socio macro economici. Francesco Cavallaro:
"Abbiamo la questione del salario minimo garantito, la sicurezza
sui posti di lavoro, la riforma delle pensioni che sulla quale il
ministro del lavoro ha convocato le organizzazioni sindacali, poi
il fisco, la PA, senza tralasciare gli altri aspetti che sembrano
fuori ma rientrano tutti, dalle vertenze ad esempio sui
trasporti. Su questi temi vogliamo dire la nostra, non abbiamo la
bacchetta magica per risolvere i problemi ma ne vogliamo
discutere per correggere, integrare, partendo proprio da una
discussione seria".
E allora cambio generazionale nel mondo del lavoro con salario
minimo garantito, ma associato ad una revisione delle pensioni
che preveda la rimozione del calcolo contributivo.Tenendo conto
che senza una retribuzione adeguata, senza tutele, senza
stabilità, non può esserci futuro. Poi una fiscalità di vantaggio
ben coordinata con tutti i settori impositivi, che non dimentichi
i giovani, con la transizione dell Italia dalle vecchie
generazionali a quelle nuove che deve essere accompagnata anche
da robuste agevolazioni fiscali, frutto di un ragionato disegno
riformatore. Un occasione per una complessiva opera di
semplificazione e razionalizzazione del sistema tributario nonché
per introdurre sistemi di confronto sistematici, rapidi e
trasparenti tra contribuente ed Amministrazione Finanziaria. E
considerando la riforma del processo tributario, nell ottica di
maggiore specializzazione ed indipendenza dei Giudici.