Dalla presa di Rostov allo stop della marcia verso Mosca
Nella mattina di sabato 24 giugno Prigozhin, a capo della Wagner, ha annunciato che era stata presa Rostov, nella Russia meridionale. Poco dopo Prigozhin ha annunciato che avrebbe marciato verso Mosca se Shoigu non si fosse presentato a Rostov. Putin ha reagito parlando di "pugnalata alle spalle" e dicendo che i traditori "saranno puniti". "Non si ripeteranno gli eventi del 1917" ha detto. Nel mondo sono partite le prime reazioni, gli Alleati, dagli Usa, a Francia, Germania, Italia, hanno iniziato ad avere dei contatti tra loro per monitorare la situazione. Putin ha avuto poi un colloquio con il presidente bielorusso Lukashenko, che ha fatto da mediatore, e poi ha sentito anche Erdogan. La Wagner avanzava verso Voronezh, poi conquistata, con l’intenzione di raggiungere Mosca. In tarda mattinata Prigozhin ha detto che "la guerra civile è iniziata". Voci sulla fuga di Putin si sono susseguite durante la giornata, con anche le accuse di Zelensky, ma mai confermate. L’avanzata si è fermata a circa 200 chilometri da Mosca, sembra grazie alla mediazione di Lukashenko. Prigozhin ha detto che ha ordinato la ritirata "per evitare spargimenti di sangue". ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/avanzata-prigozhin-poi-ritirata-tutte-tappe/6709a750-12cc-11ee-9975-a381d24ea7b4
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