Milano, 28 giu. (askanews) – Nella centrale a carbone di Mellach, nell’Austria meridionale, le ragnatele hanno coperto i nastri trasportatori mentre la vegetazione ha invaso l’area. L’impianto, l’ultima centrale a carbone del Paese, è stato chiuso nella primavera del 2020, ma ora il governo, preoccupato che la Russia possa ridurre ulteriormente le sue forniture di gas, ha deciso di sistemare di nuovo il sito nel caso fosse necessario.
"Ci stiamo preparando al fatto che non avremo più lo stesso flusso di gas sicuro a cui ci siamo abituati in questi anni e decenni – ha spiegato il capo cantiere Christof Kurzmann-Friedl – e che ogni contributo per sostituire l’uso del gas sarà utilizzato. Il carbone è una possibilità particolare e potrebbe aiutare a ridurre il consumo di gas".
La centrale potrà tornare a essere operativa in 4 mesi e prenderebbe il posto di quella vicina, a gas.
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha sottolineato che l’impianto tornerà in funzione solo se davvero necessario e che questa è una misura "di emergenza" perché l’Austria continuerà a perseguire i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni che prevedono di produrre tutta l’energia da fonti rinnovabili entro il 2030.
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