Il suo nome non vi dirà molto, ma quella di Loujain Alhathloul è la storia di una donna che ha rischiato la vita per restituire un diritto alle donne del suo paese, spingendole a lottare per ottenere l’uguaglianza con il sesso maschile, una cosa che in Arabia Saudita è ancora considerata alla stregua di un crimine.
Quando nel 2014 ha completato i suoi studi in Canada, Loujain è tornata a casa negli Emirati Arabi,ma non riusciva a spiegarsi il perché a lei non fosse permesso di fare una cosa normale, come guidare. Così, per protesta, è salita in auto e ha percorso il confine che divide il suo paese dall’Arabia Saudita, attirando l’attenzione del regime che l’ha punita inizialmente con 73 giorni di prigione. Nel 2018 l’Arabia Saudita stabiliva la concessione delle prime patenti di guida alle donne, ma nello stesso anno i militari fecero irruzione a casa di Loujain, arrestandola con l’accusa di essere una spia. Il 21 febbraio 2021 dopo 1001 giorni, Loujain è uscita di prigione, ma non è possibile ancora dire che ha ritrovato la libertà.
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