Un cittadino: «I migranti sono nostri fratelli però qui non c’è un popolo di deficienti»
(LaPresse) La protesta degli abitanti di Lampedusa per l’ipotesi di realizzare una tendopoli per accogliere i migranti che continuano a sbarcare sull’isola. Un cittadino, Giacomo Sferlazzo, ha detto: «Abbiamo comprato acqua e cornetti e li abbiamo mandati a Cala Pisana, perché i migranti non devono soffrire. Neanche noi però. I migranti sono nostri fratelli però qui non c’è un popolo di deficienti».
La manifestazione è esplosa quando fra gli isolani si è diffusa la notizia che nell’ex base militare Loran verrà creata una tendopoli e che sul traghetto di linea che arriverà fra poco al porto ci sono mezzi e attrezzature dell’esercito. Un’altra abitante si chiede: «E un’isola che vive di turismo e di pesca che fine fa? Questo ci chiediamo». Alcuni lampedusani si sono seduti davanti ai mezzi della Croce Rossa «perché dentro ci sono le tende per andare a montare questo campo dove sarà allestito un carcere a cielo aperto», spiega. «Lampedusa non è questo. Lampedusa è stata accogliente ma ora basta». ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/lampedusa-protesta-abitanti-l-ipotesi-tendopoli-sara-carcere-cielo-aperto-ora-basta/0a914b54-5471-11ee-82e6-d47c2e85ecf0