È il viaggio, che almeno una volta nella vita suggerisco a tutti: amici, conoscenti e non solo. I brividi al Santo Sepolcro. Scoprire che Il grande Neil Sedaka, il cantante che tutti amiamo, era un Samaritano. Le battute di Giulio Andreotti
Ho vissuto tutta la mia vita intensa e avventurosa, in giro per l’intero mondo, come inviato del mio adorato Corriere della Sera, che secondo mia moglie ha conquistato per sempre il mio cuore ben prima di lei. Ho vissuto in libertà coltivando due passioni: la curiosità e le emozioni. Non mi hanno mai attratto i soldi, che disprezzo da sempre. Ho quanto mi basta per vivere decorosamente. Ma lungo il cammino delle emozioni vincono l’Amore e l’attrazione fatale per la Terra Santa. Non so più quante volte l’ho visitata, ma anche oggi, quando qualcuno (amici, conoscenti, ma non solo) mi chiede quale sarebbe il viaggio che vale una vita, non ho alcun dubbio, come sostengo con tutti ogni giorno. Salire sul primo aereo e atterrare laggiù, per vivere almeno una parte delle emozioni che ho vissuto. Sono salito un nugolo di volte sul Golgota, dove Gesù Cristo e’ stato crocefisso, ho affrontato con il cuore in tumulto la salita. Affacciandomi al muretto ho ammirato il santo sepolcro. Sono sceso dalla parte opposta. Ma credetemi. Penso di aver capito, ben prima che Papa Francesco ce lo ricordasse, che Gesù era ebreo, come sua madre e suo padre. Vi giuro che è difficile immaginare la gioia della visita a casa di Lazzaro, dove vivono ancora i discendenti di quella straordinaria famiglia. O visitare la Cisgiordania e salire sul monte dove vivono i samaritani. Scoprire, quasi per divertimento, che tra i samaritani c’è un cantante che tutti abbiamo amato e continuiamo ad amare: Neil Sedaka. Che si chiamava Sedaki, e che riuscì a partire per gli Stati Uniti, diventando un mito internazionale della canzone. Vivevo gran parte del mio tempo, a volte per mesi, all’hotel American Colony di Gerusalemme, nella parte araba della città santa. Quanti ricordi, quante emozioni, quante storie, anche di Amore. Almeno cinquanta anni fa, assieme a un caro collega, abbiamo acquistato per pochi soldi tutte le cartoline di oltre 100 anni fa, mai immaginando che sarebbero diventate preziosissime. Sono numerate, 144 se ben ricordo, e sono introvabili. Negli Stati Uniti, alle aste, hanno raggiunto e superato la cifra-record di oltre 2000 dollari ciascuna. Ecco perché mi emoziona donarne una a questo videoeditoriale. E’ l’immagine di una bella ragazza samaritana, e ha il numero 23. Non parlo di Gerico, del punto dove arrivo Mose’, ne delle emozioni che mi ha regalato Gerusalemme, vista dalla valle del Giordano. Quanti ricordi, come l’incontro con gli amici della Comunità di S.Egidio. O ascoltando la battuta divertente dell’ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti che, scendendo con la scorta, con la moglie e con noi che lo accompagnavamo verso il Santo Sepolcro, assistette… ( LaPresse / CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/vicino-oriente/amore-assoluto-la-terra-santa/84d6a436-5ade-11ee-bdb7-88d4f6387cba