Il vertice di Londra che propone un mese di cessate il fuoco in Ucraina come risposta alle trattative di Trump con Putin; la mobilitazione di piazza per l’Europa lanciata da Michele Serra che raccoglie adesioni in tutta Italia; i difficili negoziati che mettono a repentaglio la tregua tra Israele e Hamas. Le notizie di oggi forti e chiare.
Tutte le strade portano a Londra, o quasi. Il premier inglese Keir Starmer ha presieduto e sfruttato un vertice cruciale con gli europei, la Turchia e il Canada per affinare con la Francia una proposta di pace e peacekeeping concreta, da mettere al più presto sul tavolo di Donald Trump. E l’Italia, con Giorgia Meloni stretta tra Bruxelles e Washington, quale piano di pace sceglierà?
Intanto si allarga il fronte della adesioni all’appello lanciato da Michele Serra su Repubblica per la grande piazza per l’Europa. A Piazza del Popolo sono chiamati tutti, a destra come a sinistra, in difesa dei valori europei, di libertà e di autodeterminazione dei popoli. La politica italiana ed europea sarà in grado di ascoltare, e mettere in pratica, le ragioni dei cittadini pronti a scendere in piazza?
Infine il Medio Oriente. Israele ferma gli aiuti a Gaza e gli americani inviano migliaia di bombe per Tel Aviv: il prevedibile collasso dei negoziati ha riaperto la crisi e Netayahu è passato all’offensiva con il sostegno dell’estrema destra. Hamas denuncia un “golpe” contro l’accordo siglato a gennaio che prevedeva una fase due con il ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia. La tregua a Gaza è davvero in pericolo?
Ne parliamo con, in rodine di scaletta: Massimo Cacciari; Francesco Giubilei, Fondazione Alleanza Nazionale. Poi Enrico Franceschini e Antonella Boralevi. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Francesca Schianchi e Francesco Bei; poi Massimo Adinolfi e Francesca Caferri, appena rintrata dal villaggio in Cisgiordania dove è stato girato "No other land", premiato agli Oscar come miglior documentario.