La terribile febbre dell’oro sconvolse anche gli dei

di solobuonumore

La terribile febbre dell’oro sconvolse anche gli dei

Il grande scrittore Marco Buticchi, partendo da un’indiscussa realtà atorica, rivela i retroscena di una vicenda che si tramanda dal V Secolo avanti Cristo. Libro davvero straordinario.

Il Paese che amo di più, dopo l’infatuazione perenne (che non si è quindi mai spenta) per il Libano, è la Grecia. Vivo laggiù da 47 anni, per decisione del mio amato giornale, il Corriere della Sera, che allora aveva molto a cuore le politica estera. Essendo da tempo interessato al sud del Mediterraneo, ritenni la decisione importantissima. Non dovevo più correre a Roma, capitale d’Italia per prendere i visti, in quanto i consolati non avevano ancora quel potere. Dopo due o tre inutili notti in albergo nella capitale italiana, in attesa di un volo, e magari con l’incubo di un doppio o triplo scalo, accettai con gioia. Il mio Vicino Oriente mi sarebbe stato di fronte, e in un’ora di volo potevo raggiungere tutte le mete dell’area.        In Grecia, quasi 15 anni dopo il trasferimento, conobbi mia moglie, docente di glottologia e sociolinguistica all’Universita’ di Atene, la quale sorridendo mi disse che sapeva di non essere la mia prima moglie, in quanto il primato era l’Amore per il mio giornale.        E’ chiaro che la Grecia mi ha sedotto. Anche perchè seguo i fantastici libri di uno dei miei scrittori preferiti, Marco Buticchi, nato e cresciuto nella mia seconda regione italiana, la Liguria, dove ho studiato e mi sono laureato in ingegneria. Non ho mai fatto "l’ingegnere", ma ho subito individuato il percorso della mia vita: girare il mondo, arricchirmi di emozioni e di incontri, che sono la vera ricchezza di un giornalista.       Non ho mai desiderato la ricchezza, tradotta in denaro e i preziosi ma ho scoperto, con l’aiuto di Buticchi, che il denaro e l’oro hanno condizionato da sempre anche la mia cara Grecia. Dobbiamo correre nel lontano passato, nel V secolo avanti Cristo, per scoprire un’amara verità. Il più grande scultore della Grecia più antica, Fidia, ultimando i decori del Partenone, scopri’ la gigantesca statua in onore di Atena. Pensate che la costruzione richiede l’impiego di 1337 chilogrammi di oro zecchino. La ricchezza smodata fa paura da sempre e gli oppositori del grande Pericle, protettore assoluto si Fidia, lamentarono subito una notevole sottrazione del metallo prezioso. Dalle falsita’ e dall’invidia, create da che mondo esterna e’ mondo, il primo a pagarne le conseguenze fu proprio Fidia, incarcerato e annientato dalle ristrettezze e dall’odio fino alla morte in cella. Pericle, non molto tempo dopo, seguirà la tragica sorte del suo protetto, colpito dalla peste.        Nel XIX secolo, accadde di tutto. Lo strapotere delle truppe napoleoniche che trionfavano dappertutto, provocarono in Grecia la reazione di Thomas Bruce, conte di Elgin, che ottenne il nullaosta… ( Antonio Ferrari / ( LaPresse/AP – CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/vicino-oriente/terribile-febbre-dell-oro-sconvolse-anche-dei/6a3751ec-70e2-11ee-9999-ffd40b56ff27

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