Maurizio Gon e la sorella Patrizia Gon hanno seguito l’esempio di tanti reduci italiani internati in Germania ed hanno chiedere un risarcimento per danni morali e fisici alla Germania nazista. "Nostro padre è stato internato per 702 giorni", racconta Patrizia Gon, "deportato in condizioni terribili non ha mai avuto il coraggio di raccontarci tutto". Le fa da spalla il fratello Maurizio Gon, "abbiamo deciso di procedere legalmente per riportare alla memoria di tutti, il dramma che coinvolse questi 800 mila italiani che furono internati per aver detto no al nazismo e al fascismo".
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