La storia del barbiere positivo al Covid che taglia i capelli in ospedale: “L’ho fatto con il cuore”

di solobuonumore

La storia del barbiere positivo al Covid che taglia i capelli in ospedale: “L’ho fatto con il cuore”

Si è offerto di tagliare i capelli al suo compagno di stanza, nell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, ma appena ha ripreso in mano gli attrezzi del mestiere è avvenuto un piccolo “miracolo”; la voglia di normalità ha invaso il reparto donando a Sandro, barbiere da 36 anni positivo al Covid, la forza di stare in piedi e perfino di muoversi con agilità nonostante la maschera dell’ossigeno.
Il gesto gentile di Sandro Mironti, pubblicato su Fb per condividere quel momento con i suoi cari, in un paio di giorni gli ha regalato fama e attenzioni che mai si sarebbe aspettato di ricevere: "Ho cercato di fare una cosa normale in questo inferno, perché questo è un inferno".

Come tutti anche Sandro, di Sezze in provincia di Latina, pensava di trascorrere le feste in famiglia, con la sua compagna e i loro figli, invece il 20 dicembre un malessere improvviso ha fatto suonare il campanello d’allarme: "Dopo una mezza giornata lavorativa con gli altri colleghi del mio paese decidiamo di incontrarci per pianificare le giornate lavorative per il periodo festivo; il pomeriggio appena torno a casa mi sento un po’ freddo, mi misuro la febbre, avevo la febbre a 38 e mezzo. Lunedì mattina chiamo un amico, mi faccio fare il tampone rapido e subito arriva la risposta". 
Ha scoperto così di aver contratto il Covid e si è messo subito in isolamento: "Il giorno di Natale ho giocato a tombola con i miei figli, Alessio e Alessandro, tramite videochiamata. Purtroppo dopo il 27 mi sono aggravato e il 28 mi è venuta a prendere l’ambulanza". Per Sandro la fine del 2020 è stato un incubo scandito da giorni tutti uguali e notti insonni; ma il 31 dicembre, quando un altro paziente ha ricevuto la notizia del suo ritorno a casa, la passione nel cuore di Sandro lo ha aiutato a riprendere in mano la sua vita: "Stavo facendo la mia prima terapia antivirale che è durata 4 ore, il signore, questo mio amico, era in disordine dopo 20 giorni chiuso qui dentro, e io ho proposto di farci i capelli, per me è stata una cosa naturale. Volere è potere, volevo farlo quello e l’ho fatto. Io ci metto il cuore mentre lavoro, più passano gli anni e più lo faccio con il cuore, con passione, mi piace avere un contatto con le persone". 
Sandro è ancora ricoverato ma non vede l’ora di poter tornare dalla sua famiglia e dai suoi clienti.

 
 
 

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