La stanza degli abbracci nell’epoca del Covid: “Erano mesi che non potevo abbracciare mia madre”

di solobuonumore

La stanza degli abbracci nell’epoca del Covid: “Erano mesi che non potevo abbracciare mia madre”

La pandemia di Coronavirus oramai dilaga da quasi un anno nel mondo e le persone più colpite sono sempre state quelle più "fragili": anziani o con patologie pregresse. Nel corso di questi mesi terribili del 2020 è sorta la necessità di tenerle al sicuro, anche dagli stessi cari visto l’aumento dei contagi da Covid. Il Consorzio dei servizi sociali A5 di Atripalda (Avellino) si è organizzato in modo da garantire ai circa 200 anziani ospiti delle 4 strutture socio-assistenziali presenti sul proprio territorio una "Stanza degli Abbracci" affinché, almeno in questo periodo natalizio, le persone possano abbracciare i propri cari e farci due chiacchiere abbattendo le distanze delle videochiamate.  
 
Attraverso la Stanza degli abbracci è possibile, in sicurezza, tenersi per mano e abbracciarsi con i propri cari. Un gesto di umanità e di civiltà – dichiara Carmine De Blasio,​ direttore generale del Consorzio – per far sentire meno soli i nostri anziani, quelle persone che più di tutti gli altri, stanno pagando il prezzo più alto in questa tragedia dovuta al Covid19. L’iniziativa della Stanza degli Abbracci, è partita lunedì 21 dicembre dalla casa Albergo anziani di Parolise si sposterà nei gironi successivi,​ durante tutto il periodo natalizio,​ presso le altre strutture socioassistenziali di Montefalcione,​ Solofra​ e Santa Lucia di Serino.   di Carmine Benincasa

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