La Russia richiede le opere d’arte date in prestito: “C’è amarezza, la cultura è sinonimo di pace”

di solobuonumore

La Russia richiede le opere d’arte date in prestito: “C’è amarezza, la cultura è sinonimo di pace”

Mentre l’invasione russa in Ucraina prosegue ed entra nella terza settimana, la Russia ha deciso di riprendere le opere d’arte prestate ai musei di tutto il mondo facendole tornare a casa anticipatamente. A Milano sono numerosi i quadri arrivati dal museo dell’Ermitage e in mostra alle Gallerie d’Italia e a Palazzo Reale dove per esempio un Tiziano che fa parte della mostra sulla figura femminile nel Cinquecento veneziano dovrà essere rimosso dall’esposizione. Abbiamo intervistato Domenico Piraina, il direttore di Palazzo Reale, che ci ha raccontato il dispiacere per la decisione presa dal ministero della Cultura di Mosca: "La cultura dovrebbe essere messa al riparo da queste situazioni, è la parola più vicina alla parola pace, quando si ristabiliranno le relazioni, il dialogo sarà una via d’acceso per la ripresa delle relazioni diplomatiche". 

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