Alla Camera il clima nella discusssione sull’autonomia differenizata rimane rovente. Il giorno dopo l’assalto di alcuni deputati della maggioranza verso il deputato M5S Donno, che aveva cercato di consegnare una bandiera tricolore al ministro Calderoli, dai banchi dell’opposizione continuano le proteste. A scatenare la miccia, la lettura del verbale della seduta incriminata, dove l’episodio che ha coinvolto Donno è stato descritto come "disordine". "Non si è trattato di disordini, ma di un’aggressione squadrista", protestano diversi parlamentari dei partiti di opposizione. Negli interventi che si susseguono, il dito viene puntato anche contro alcuni riferimenti alla simbologia fascista, fatti nel corso della bagarre del giorno precedente. In particolare, l’accusa è rivolta al deputato leghista Furgiuele, che ha mimato il gesto della Decima Mas. "Non possiamo normalizzare gli slogan fasicsti", tuonano dal centrosinistra. La maggioranza però vota contro la modifica il verbale che descrive i fatti incriminati, scatenando una nuova ondata di critiche da parte delle opposizioni
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