Venezia, 22 apr. (askanews) – Il Padiglione Italia alla 59esima Biennale d’Arte di Venezia è un grande progetto destinato a lasciare il segno sulla scena del contemporaneo. L’opera "Storia della notte e destino delle comete" di Gian Maria Tosatti, con la curatela di Eugenio Viola, è una sorta di grande monumento mobile alla storia recente del nostro Paese, oltre che un’affermazione forte sul modo di pensare arte, partendo dalle idee del vuoto e di uno specchio in cui il pubblico possa riconoscersi.
"Noi abbiamo riempito lo spazio per fare il vuoto – ci ha detto Tosatti – per fare in modo che lo specchio sia vuoto. Ma lo specchio non è una superficie eterea, ha bisogno di materiale, di chimica, di vetro Noi abbiamo portato dentro tutto quello che serviva per costruire lo specchio".
Per racontare gli 80 giorni nei quali questo oggetto culturale fuori dal comune è stato effettivamente realizzato, Xiaomi, sponsor del Padiglione, ha realizzato un documentario sul "making of" dell’opera, tutto girato con l’ultimo modello di smartphone lanciato sul mercato italiano, lo Xiaomi 12 Pro. Una scelta che è parte della vasta relazione dell’azienda con il mondo della cultura.
"A Venezia abbiamo incontrato tantissimi amici, partner e collaboratori – ha spiegato ad askanews Davide Lunardelli, Head of Marketing di Xiaomi Italia, a partire dal nostro supporto a Festival del Cinema, perché i nostri prodotti nascono, soprattutto la famiglia Xiaomi 12, con questo carattere cinematografico, ma anche con un aspetto di supporto ai creativi in senso lato e quindi a un certo punto del nostro percorso abbiamo sentito il bisogno di andare a lavorare su tutte le arti".
Da questa volontà di sostenere la cultura, anche a livello di tecnologia, è nato il film che ripercorre la genesi del Padiglione Italia e amplia la prospettiva sull’opera d’arte di Tosatti. "Il nostro contributo – ha aggiunto Lunardelli – è quindi diventato quello di andare con i nostri mezzi a raccontare la loro storia incredibile: il making of va proprio in quella direzione, prendiamo questi racconti e li portiamo a tutti per fare in modo che sempre più persone vengano qui a Venezia a fruire del loro lavoro".
Un lavoro che ha l’ambizione di essere un’analisi anche storica sull’Italia, ma soprattutto parla alla complessità dei nostri giorni. "E’ uno spazio nel presente – ci ha detto Eugenio Viola, curatore di Padiglione Italia -, è l’oggi fondamentalmente. E’ il nostro presente incerto, anzi, l’opera quando è stata progettata non prevedeva questa guerra. Ma questo è uno di quei casi nei quali l’opera trascende le intenzioni del suo autore".
In occasione della presentazione del film, poi, Xiaomi Italia ha anche annunciato nuovi progetti culturali, tra i quali una collaborazione con la fotografa Lady Tarin che racconterà per immagini proprio i primi giorni della Biennale d’Arte, utilizzando gli smartphone della Serie 12.
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