“Non abbiamo iniziato la guerra contro di voi lo avete fatto voi stessi ed i vostri dittatori nel nostro Paese” scrive il terrorista che si riferisce a Obama come “testa del serpente” e presidente di “un Paese di oppressione e tirannia.” Nella lettera l’uomo afferma di non aver paura della pena di morte o dell’ergastolo e “non potrà mai chiedere la grazia.” scrive da Guantanamo. “Sono felice di essere da solo in cella per pregare Allah per il resto della vita e pentirsi di tutti i peccati. Se i vostri giudici mi condanneranno a morte, con maggiore gioia incontrerò Allah ed i profeti, rivedrò i miei amici che ingiustamente avete ucciso in tutto il mondo e rivedrò lo sceicco Osama Bin Laden” aggiunge Muhammad, originario del Kuwait, che elenca anche i casi di intervento degli Stati Uniti all’estero “dall’Iraq all’Iran, dal Vietnam ad Hiroshima”. Secondo il suo avvocato, ha iniziato a scrivere la lettera nel 2014, mentre Israele compieva un’operazione militare nella Striscia di Gaza.