La lettera pubblicata è datata gennaio 2015. Inizialmente le autorità carcerarie di Guantanamo si erano rifiutate di spedire la lettera del detenuto. Nel settembre dello stesso anno il suo avvocato aveva chiesto l’intevento della magistratura, sostenendo che l’imputato ha il diritto di appellarsi al presidente. Successivamente il tribunale militare ha accolto l’istanza del legale. Il presidente Obama, cui la missiva era indirizzata, ne è venuto a conoscenza solo pochi giorni prima dell’insediamento di Trump. Il jihadista sostiene che il governo degli Stati Uniti abbia pagato per la sua politica estera che “ha ucciso persone innocenti in tutto il mondo,”.