Esattamente un anno fa, l’esercito russo invadeva l’Ucraina. "Ricordo che scrissi immediatamente ad una signora ucraina della mia parrocchia che era tornata a casa per un lutto familiare", inizia a raccontarli così, Don Silvio Caterino, parroco di Falzè in provincia di Treviso, quei giorni. Da quel momento, iniziarono i viaggi della speranza. "Con una rete di altri parrocchiani e l’aiuto del comune, di alcune cooperative e privati cittadini abbiamo garantito 14 viaggi in pulmino, tra Italia e Ucraina, mettendo in salvo 130 donne e bambini". Ora, queste famiglie vivono sparse nella provincia di Treviso. Molti lavorano già. Una di queste, Svitlana, ci racconta della sua vita qui: "Siamo grati perché siamo in vita. Già questo è molto". Oleksandr, un altro giovane ucraino spiega: "Il mio futuro è incerto. In Ucraina ci sono molti paesi distrutti".
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