Nello stesso anno, all’apice della sua carriera sportiva, ha perso la vista e anche sua madre.
Assunta Legnante, campionessa italiana di getto del peso, la gara più difficile non l’ha affrontata su una pista di atletica. Lontana dai riflettori, ha saputo spingersi oltre il buio che improvvisamente l’ha risucchiata; non per salire sul podio, ma per tornare a splendere più forte di prima.
Soprannominata “cannoncino” per i suoi 189 cm di altezza e la potenza straordinaria delle braccia, nel team azzurro ha iniziato a conquistare una medaglia dietro l’altra, dall’argento agli Europei indoor del 2002, fino all’oro strappato a Birmingham quattro anni dopo, divenendo il nome sulla bocca di tutti, l’avversaria da battere. Ma proprio quando la sua ascesa sembrava inarrestabile, Assunta ha dovuto fare i conti con la sua fragilità. A causa di un glaucoma congenito, nel marzo 2012, a 34 anni, è diventata cieca, ma il destino aveva in serbo per lei ancora una sorpresa. Lasciandosi guidare dai suoi muscoli che ormai conoscevano la tecnica alla perfezione, ha esordito nel mondo delle Paralimpiadi, non accontentandosi di portare a casa la medaglia più preziosa, ma superando anche il record del mondo di ben 11,84 metri.
Oggi Assunta Legnante è una leggenda dello sport italiano, tra gli atleti più vincenti della storia.
https://youmedia.fanpage.it/video/ak/YSkC_OSwliWM752T